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CFP: “Hölderlin and 20th-century Aesthetics” Aesthetica Preprint (2021)

We are glad to give notice that the Call for Papers of Aesthetica Preprint on the topic Hölderlin and 20th-century Aesthetics is open until January 15, 2021.

Editors: Marta Vero and Danilo Manca

Below you can find the text of the call and the terms for submission.

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English version – Hölderlin and 20th-century Aesthetics

Friedrich Hölderlin is one of the most crucial figures of Post-Kantian German thought Although mostly remembered for his poems, a significant part of Hölderlin’s reflection is devoted to philosophy, aesthetics, and theology. Insisting on his connection to thinkers such as Fichte, Niethammer, Schiller, Hegel, and Schelling, scholars such as Dieter Henrich and Manfred Frank have widely demonstrated how Hölderlin was involved in the philosophical debates of his epoch.

The significance of Hölderlin’s fragmented work for the field of aesthetics arises not only out of an analysis of the Post-Kantian constellation, but also out of the way some 20th century philosophers and thinkers fostered the so-called “Hölderlin-Renaissance”. Consider, for instance, Walter Benjamin’s early writings on two of Hölderlin’s poems and the problem of the translation of Greek tragedies, or Benjamin’s few (but extremely relevant) references to Hölderlin in his book on Trauerspiel. Think also about Theodor Adorno’s examination of Hölderlin’s parataxis and Martin Heidegger’s thorough and yet disputable interpretation of Hölderlin as leading figure of the Western thought, an interpretation that suggested him the conception of a ‘poetizing-thinking’. The latter perspective was then discussed by thinkers such as Paul Celan and Romano Guardini.

On the occasion of the 250th anniversary of Hölderlin’s birth, the present issue sets out to investigate Hölderlin’s influence on 20th-century aesthetics and philosophy, drawing attention to the contemporary outcomes of this influence.

The editors of this issue welcome new, original takes, with special attention to the contributions that distance themselves from the most widespread ways of tackling the general theme of Hölderlin and 20th century aesthetics. Here is a non-exhaustive list of topics:

1.      The influence of Hölderlin’s thinking style for 20th and 21st century debates in the fields of aesthetics, politics, and hermeneutics;

2.      Hölderlin’s key contribution to the historic-philosophical reflection on the quarrel between the ancients and the moderns, and on the associated evolution of literary genres;

3.      Hölderlin’s connection between philosophy and art, as a fruitful source for the philosophical reflection on the literary and dramatic uses of language, and of the philosophy of music;

4.      The relevance of Hölderlin’s thought for Italian 20th-century aesthetics and for the encounter of German culture with the Mediterranean ones (i.e. Greek, Latin, and Italian);

5.      The development of Hölderlin’s philosophical treatment of nature into the current ecological aesthetics;

6.      The relation between Hölderlin and cosmopolitanism, with a specific focus on his notion of ‘colony’. The editors will consider all arguments that take the distance from the nationalist reading of Hölderlin’s thought.

A first selection will be done through a call for abstracts. Proposals in English or Italian, no shorter than 300 words, should be sent by January 15, 2021 to Marta Vero (marta.vero90@gmail..com) and Danilo Manca (danilomanca30@gmail.com). Abstracts need to be prepared for blind review. The name of the author and title of the abstract will be sent through a separate word doc or pdf, attached to the same email.

Full papers must not be longer than 30,000 characters. Admitted languages are English and Italian. The final essays should be prepared for double-blind peer review and sent in Word Document Format (.doc or .docx) by June 30, 2021 to Lisa Giombini (lisa.giombini@uniroma3.it).

 

Italian version – Hölderlin e l’estetica del Novecento

Friedrich Hölderlin è una figura emblematica della temperie che scaturì dal post-kantismo tedesco, centrale per comprendere la grande varietà di stimoli che la animava. Sebbene Hölderlin venga spesso ricordato per le sue composizioni poetiche, che hanno impegnato buona parte della sua produzione, egli ricevette una formazione filosofica e teologica, conobbe Fichte, Niethammer, Schiller, Hegel, Schelling e fu anche autore di diversi frammenti estetologici. Il legame tra Hölderlin e la “costellazione” filosofica del post-kantismo è stato oggetto di grande attenzione da parte della comunità̀ scientifica alla fine del secolo scorso. Dieter Henrich e Manfred Frank, tra gli altri, hanno dimostrato che il coinvolgimento di Hölderlin con i principali dibattiti filosofici del suo tempo era molto profondo.

In particolare, la frammentaria opera di Hölderlin appare di grande rilevanza per l’estetica, grazie alla connessione reciproca nel suo pensiero di interessi poetologici e filosofici. Questo non emerge soltanto da un esame dell’orizzonte costellativo del post-kantismo tedesco, ma anche dal modo in cui nel Novecento la figura di Hölderlin ha attratto filosofi e pensatori dando vita a una vera e propria “Hölderlin-Renaissance” in cui sono state coinvolte questioni di rilevanza capitale per l’estetica.

In questo quadro si inserisce l’interesse che Walter Benjamin ha indirizzato alla missione del poeta hölderliniano (nel suo scritto giovanile su “Due poesie di Friedrich Hölderlin), al compito della traduzione dei tragici (nel saggio sul “Il compito del traduttore”) e alla sua concezione del Trauerspiel (come appare da poche citazioni nello studio “Origine del Dramma Barocco Tedesco”). Accanto a Benjamin, sono da nominare almeno altri due pensatori tedeschi. Theodor W. Adorno interroga la struttura paratattica del comporre di Hölderlin come costruzione orizzontale e non egemonizzante (nel saggio “Paratassi”); Martin Heidegger, dal canto suo, elegge Hölderlin a guida della poesia occidentale (per esempio nelle lezioni romane su “Hölderlin e l’essenza della poesia”) e a partire dalla sua opera postula la necessità di un “pensiero poetante” (“Lettera sull’umanismo”). Come noto il modo in cui Heidegger legge Hölderlin è stato messo in discussione fra gli altri da autori del calibro di Paul Celan e Romano Guardini.

Sulla scia della commemorazione del 250enario dalla nascita di Hölderlin, questo volume di “Aesthetica Pre-Print” si propone di indagare l’influsso del pensiero e della poesia di Hölderlin sull’estetica e la filosofia del Novecento.

I curatori accoglieranno i contributi che mettono in evidenza più aspetti del legame tra Hölderlin e il Novecento, con particolare attenzione a quelli che sapranno considerare strade alternative a quelle già maggiormente solcate o che considereranno anche i risvolti più attuali di questo processo d’influenza. I contributi saranno selezionati non solo sulla base della loro qualità ma anche con l’obiettivo di abbracciare il maggior numero possibile degli aspetti di seguito elencati:

1.      Le ricadute che le diverse interpretazioni di Hölderlin possono avere sul dibattito estetico, politico ed ermeneutico;

2.      La centralità della prospettiva di Hölderlin nella riflessione storico-filosofica sul rapporto fra antichi e moderni e sui generi letterari;

3.      La fortuna contemporanea della connessione hölderliniana tra filosofia e arte, con particolare attenzione all’apporto che Hölderlin può dare alla riflessione filosofica sull’uso letterario e drammaturgico del linguaggio e all’ambito della filosofia della musica;

4.      L’influenza dell’opera di Hölderlin nell’estetica italiana del Novecento e la funzione di mediazione che la sua figura ha assolto fra spirito germanico e mediterraneo (greco, latino e italiano);

5.      I possibili sviluppi della riflessione di Hölderlin sulla natura nell’estetica ecologica contemporanea;

6.      Hölderlin e l’estetica del cosmopolitismo, con particolare attenzione alla nozione di colonia e alle riflessioni che prendono le distanze dall’interpretazione in chiave nazionalista del suo pensiero.

Una prima selezione verrà effettuata tramite call for abstracts. Si prega di inviare proposte in italiano o inglese, di almeno 300 parole, entro il 15 Gennaio 2020 agli indirizzi: marta.vero90@gmail.comdanilomanca30@gmail.com. Gli abstract devono essere preparati per consentire la valutazione anonima, allegando quindi alla proposta un file contenente il nome dell’autore/autrice e il titolo del contributo.

I testi completi delle proposte selezionate verranno sottoposti a doppio referaggio cieco e per questo devono essere redatti in forma anonima seguendo le istruzioni della rivista. Sono ammessi contributi in italiano e in inglese di massimo 30.000 caratteri (spazi inclusi), che dovranno pervenire in formato doc. o doc.x entro il 30 Giugno 2021 ed essere inviati a Lisa Giombini (lisa.giombini@uniroma3.it).

 

 

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